Il Sud protagonista della sanità che cambia: il 9° Forum Mediterraneo di Bari segna una nuova rotta

La Medicina Interna al centro dell’innovazione, con il contributo decisivo di FADOI e l’esperienza del Dott. Salvatore Lenti

ROMA (EN24)

di Salvatore Stano

Bari ha ospitato il 16 e 17 luglio 2025 il 9° Forum Mediterraneo in Sanità, un appuntamento cruciale che ha acceso i riflettori sul futuro del Servizio Sanitario Nazionale, ponendo una chiara visione: rafforzare la sanità del Sud attraverso innovazione, equità e integrazione. L’evento, già svoltosi con successo, ha visto un confronto autentico e concreto tra professionisti che ogni giorno operano a contatto con i pazienti più fragili, delineando progetti già realizzati e nuove prospettive per la pratica clinica e la ricerca.

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Tra i temi chiave affrontati, l’utilizzo strategico dei fondi PNRR e del Programma Equità nella Salute, l’adozione di tecnologie avanzate come Big Data, AI e Telemedicina, l’implementazione di nuovi modelli organizzativi e lo sviluppo delle competenze. Particolare attenzione è stata dedicata al superamento dei tetti di spesa sul personale e alla creazione di reti cliniche integrate che valorizzino il territorio.

FADOI, la Società Scientifica di Medicina Interna, ha avuto l’onore di chiudere il Forum con una sessione di grande impatto, dedicata alla Medicina Interna come motore di cambiamento nei percorsi assistenziali, dall’acuzie alla lungodegenza. Una sessione che ha saputo guardare al futuro, discutendo di modelli organizzativi, semi-intensiva, lungodegenza post-acuzie e ricerca clinica integrata.

Il Dott. Salvatore Lenti

Tra le voci autorevoli che hanno portato il contributo di FADOI, spicca quella del Dott. Salvatore Lenti, Vicepresidente FADOI Puglia, originario di Grottaglie e attuale primario della struttura complessa di Medicina dell’ospedale Bonomo di Andria. Il Dottor Lenti, con un curriculum di assoluto prestigio che include esperienze come direttore dell’Unità complessa di Medicina Interna e del reparto Covid dell’ospedale dell’Amiata senese, e precedentemente come dirigente medico e direttore dell’Unità di Ipertensione e Rischio Cardiovascolare ad Arezzo, ha saputo infondere una visione pragmatica e innovativa. Con oltre duecento pubblicazioni scientifiche e numerose partecipazioni come relatore a convegni, è anche docente universitario.

Nel suo intervento, il Dott. Lenti ha condiviso l’esperienza del nuovo modello organizzativo sulla medicina semi-intensiva creata all’ospedale Bonomo di Andria, un esempio concreto di come l’innovazione possa tradursi in un miglioramento tangibile dell’assistenza ai pazienti complessi.

Il Dott. Lenti ha dichiarato:È stato un vero onore partecipare al Forum Mediterraneo in Sanità a Bari per ribadire, insieme a illustri colleghi, il ruolo importante della Medicina Interna nella gestione dei pazienti complessi. Ho avuto l’opportunità di presentare i dati del nuovo modello organizzativo della medicina semi-intensiva creato all’ospedale Bonomo di Andria, e per questo ringrazio tutti gli operatori sanitari del mio reparto e la Direzione Strategica della ASL BT.

La sessione, che ha visto anche gli interventi di Anna Belfiore (Presidente FADOI Puglia), Maria Pipino (Comunicazione FADOI Puglia) e Franco Mastroianni (Past President FADOI Puglia), si è conclusa con la relazione di Stefano Alvergna, Direttore Scientifico Fondazione FADOI, che ha presentato il progetto FADOI FAIR: una piattaforma nazionale per la ricerca integrata in Medicina Interna.

Il 9° Forum Mediterraneo in Sanità ha ribadito con forza che dalla Puglia e dalle Regioni del Sud può e deve venire un grande contributo per l’innovazione e il cambiamento del Sistema Sanitario Nazionale. Gli obiettivi sono chiari: ridurre i ritardi storici della sanità del Sud nel segno dell’uguaglianza e della solidarietà, ridurre la mobilità passiva per recuperare importanti risorse, e superare gli iniqui tetti per il personale. È emersa con forza la necessità di più risorse finanziarie e professionali, oltre a criteri di riparto del fondo nazionale per il SSN più equi.

Per una vera trasformazione della sanità nelle regioni meridionali, gli esperti hanno sottolineato l’importanza di una ricerca applicata alla sanità, un’innovazione organizzativa diffusa, lo sviluppo di reti cliniche che esaltino le eccellenze degli ospedali del Sud e un’integrazione dei servizi sanitari e sociali con lo sviluppo dell’assistenza sul territorio, così come indicato dal DM77. Fondamentale, inoltre, lo sviluppo continuo delle competenze tecniche e professionali del personale sanitario. Il Forum ha dunque rappresentato un momento di svolta, un invito all’azione per costruire una sanità del Sud più forte, equa e all’avanguardia.

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