Inchiesta sull’Urbanistica di Milano, indagato anche Sala. I messaggini nelle intercettazioni

Nicola Marfisi / AGF - Il sindaco di Milano Beppe Sala

AGI – Ci sarebbe anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala tra le persone indagate nella maxi inchiesta sulla gestione dell’urbanistica nel capoluogo lombardo, nell’ambito della quale i pm hanno chiesto sei arresti. Sala – scrivono Il Corriere della Sera, La Stampa e La Repubblica – sarebbe accusato di “false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone” in relazione alla nomina del presidente della Commissione per il Paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni, e di “induzione indebita a dare o promettere utilità” intorno al progetto del ‘Pirellino’ dell’architetto Stefano Boeri e dell’imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima.

Nell’inchiesta – come scrive, tra gli altri, Enrica Riera su Il Domani – emerge un sistema “criminoso” inscalfibile, nel quale gli indagati erano sicuri di “spaccare”. Nella richiesta di arresti per sei persone – citata da AGI –, i pm riportano anche uno scambio di messaggi tra il sindaco Sala e Stefano Boeri, col primo che riceve “le rimostranze” del secondo perché il suo progetto sul Pirellino non sta ottenendo il via libera.

Sala: “Non ci riconosciamo nella lettura riportata”

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