Silvano Lamedica, il 17enne di Torremaggiore morto dopo quattro giorni di agonia: verifiche sulla pistola e caccia allo smartphone per chiarire i dubbi

Il ragazzo era stato trovato in fin di vita con una ferita alla testa causata da un colpo di pistola. Era uno studente modello

di Luca Pernice

Le analisi tecniche sulla pistola recuperata nel casolare, ma anche l’esame dello smartphone che però non è stato ancora ritrovato. Vertono su questi due punti le indagini sulla tragica fine di Silvano Lamedica, il ragazzo di 17 anni di Torremaggiore trovato con i segni di un colpo di pistola alla tempia destra, martedì sera, in un casolare di campagna del centro foggiano lungo la strada provinciale 11, per Casalnuovo Monterotaro, morto il 14 giugno dopo quattro giorni di agonia..

Il minorenne, uno studente liceale, è deceduto nel reparto di Rianimazione del Policlinico Riuniti di Foggia dove era giunto in condizioni disperate. Una vicenda che, sin dal principio ha scosso l’intera comunità e dai contorni ancora poco chiari. Un’amica aveva rintracciato il 17enne, già in gravi condizioni, al secondo piano del casolare di campagna di proprietà della famiglia del ragazzo.

Alcune ore prima, non riuscendo ad avere sue notizie neanche attraverso il telefono cellulare, parenti e amici si erano messi alla ricerca controllando anche il casolare dove il 17enne martedì sera è stato trovato. Dopo l’allarme sul posto era giunto il personale del 118 che aveva trovato il ragazzo privo di sensi e con la grave ferita alla testa. Nell’immediatezza del fatto i carabinieri non avevano trovato alcuna arma. Arma – una pistola di piccolo calibro – che è stata individuata, pare da un congiunto della vittima, la mattina del 13 giugno nei pressi della casa di campagna. Sulla pistola saranno effettuati esami balistici.

Non è stato, invece, ancora recuperato il telefono cellulare del ragazzo, nonostante le ricerche dei carabinieri Cacciatori di Puglia che hanno setacciato tutta la campagna e l’uliveto adiacente al casolare. Analizzare lo smartphone potrebbe essere di fondamentale importanza per chi indaga per ricostruire i contatti telefonici e le persone incontrate prima della sua scomparsa. Così come dal suo telefono cellulare si potrebbe capire se avesse concordato un eventuale appuntamento con qualcuno. Forse proprio in quel casolare. Inoltre il telefono potrebbe anche rivelare eventuali motivi di sofferenza e di disagio del minorenne.

Al momento i carabinieri del comando provinciale e la procura di Foggia indagano a 360 gradi: tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti anche quella di un possibile suicidio. Silvano era considerato da tutti un bravo ragazzo, uno studente modello che non aveva mai manifestato segni di disagio.

Subito dopo la notizia della sua morte in ospedale, per l’ultimo saluto sono arrivati i suoi amici di classe e i ragazzi e le ragazze con cui passava le serate dopo lo studio. I genitori hanno dato il consenso per l’espianto degli organi. La morte di Silvano ha gettato nello sconforto la comunità di Torremaggiore. La madre è una insegnante di italiano e latino mentre il padre è titolare di uno studio per amministratori condominiali.

Tanti i messaggi di cordoglio giunti anche sui social. Dolore espresso pure dal sindaco Emilio Di Pumpo che, nelle scorse ore, aveva annullato tutte le manifestazioni organizzate per la festa patronale. «Ci siamo stretti – ha detto il primo cittadino – nell’attesa di una notizia positiva che potesse confutare quella che, da subito, si era rivelata una situazione estremamente critica. Lo abbiamo fatto con il cuore di madri e di padri, di fratelli, di amici. Ora è il momento di stringerci ancora più forte per consolare la famiglia del giovane Silvano, che purtroppo ci ha lasciati. Non ci sono parole sufficientemente adeguate per rappresentare il dolore, lo sconforto e l’impotenza di fronte a una tragedia così grande. Torremaggiore è una città ferita che, ancora una volta, oggi piange un figlio».

 

 

FONTE: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

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