Taranto, l’antica città dalle profonde radici cristiane si appresta a diventare tappa fondamentale per centinaia di giovani del Cammino Neocatecumenale.
di Salvatore Stano
Taranto è in fermento, pronta ad aprire le sue braccia a un evento di grande significato spirituale e culturale. La città si prepara infatti ad accogliere 330 giovani pellegrini provenienti da luoghi lontani come le isole Hawaii e la Colombia. Questi ragazzi e ragazze, membri del Cammino Neocatecumenale, faranno tappa a Taranto come parte del loro percorso verso il Giubileo dei Giovani 2025, che si svolgerà dal 28 luglio al 3 agosto con Papa Leone XIV.
Il Cammino Neocatecumenale, un itinerario di formazione cattolica che mira alla riscoperta del Battesimo e a un’educazione permanente della fede, si inserisce perfettamente nel contesto storico e spirituale di Taranto. La città, con le sue profonde e antichissime radici cristiane, si appresta a vivere giorni di intensa condivisione e fraternità.

L’udienza del Papa a Kiko Argüello, padre Mario Pezzi e Maria Ascensión Romero, equipe internazionale del Cammino Neocatecumenale
L’attesa e i dettagli dell’accoglienza dei giovani pellegrini
L’arrivo dei giovani hawaiiani è imminente: a partire da lunedì 29 luglio e fino al 31 luglio, 233 ragazzi e ragazze dagli Stati Uniti faranno di Taranto la loro base. Un’accoglienza calorosa e organizzata attende questi pellegrini: 60 di loro saranno ospitati a Massafra, nella diocesi di Castellaneta, mentre i restanti 173 troveranno alloggio a Taranto. Tra questi ultimi, 67 saranno distribuiti in tre parrocchie cittadine (39 ai Santi Medici, 20 a San Lorenzo da Brindisi e 7 a San Francesco di Paola), e ben 107 giovani saranno accolti per tre notti in 31 famiglie tarantine, un gesto significativo di apertura e condivisione che rafforza i legami comunitari.
La sera del 31 luglio, dopo l’Eucarestia, la parrocchia dei Santi Medici sarà il fulcro di una festa di commiato (agape fraterna). Sarà un momento speciale di gioia e fraternità, preparato con cura dalle famiglie del Cammino Neocatecumenale e dalle famiglie della parrocchia, per salutare i giovani prima della loro partenza per Roma.
Non appena rientrati dal Giubileo romano, Taranto sarà nuovamente pronta ad accogliere, dall’8 al 10 agosto, 90 giovani dalla Colombia. Saranno accompagnati da don Alessandro Alessi, sacerdote tarantino incardinato nella diocesi di Bogotà, e tutti loro saranno ospitati in 24 famiglie di Taranto, consolidando ulteriormente i ponti di amicizia e fede tra i continenti. Per i giovani colombiani, il programma a Taranto sarà arricchito: il 9 agosto visiteranno l’isola di San Pietro, mentre il 10 agosto, nel pomeriggio, è prevista una visita al Duomo di San Cataldo e in serata un affascinante giro all’interno del Castello Aragonese a cura del personale della Marina Militare.
Taranto: sulle orme di San Pietro

L’Apostolo San Pietro di Peter Paul Rubens; 1610-1612, Museo del Prado, Madrid
La scelta di Taranto come tappa per questi pellegrini non è un caso, ma un riconoscimento della sua straordinaria storia cristiana. Un’antica e radicata tradizione narra che la prima comunità cristiana locale di Taranto fu fondata dallo stesso apostolo Pietro durante il suo viaggio da Antiochia verso Roma.
Testimonianze di questa eredità sono presenti e vive nella città. Nella chiesa del Carmine, ad esempio, si conserva un pezzo della colonna su cui, si dice, San Pietro celebrò il Santo Sacrificio. Fonti storiche e agiografiche, come la “Historia Sancti Petri” (IX-X secolo), narrano la visita e l’evangelizzazione dell’apostolo a Taranto, inclusa la sua sosta sull’attuale Isola di San Pietro, dove avrebbe battezzato e convertito gli abitanti.

Santuario di San Pietro: chiesa dedicata a San Pietro e simbolo della località di S. Pietro in Bevagna. Qui, secondo la tradizione, sarebbe sbarcato San Pietro dopo una navigazione di cabotaggio, proveniente da Taranto.
Oggi, la città offre anche la Via Petrina, un suggestivo percorso di circa 6 km che si snoda lungo un antico tratturo sulle sponde del Mar Piccolo. Questo cammino porta alla Masseria S. Pietro Marrese (oggi Relais Histò), sorta sui resti di una domus romana e inglobante una basilica medievale dedicata ai SS. Pietro e Andrea. Il percorso di ritorno conduce al complesso dei Battendieri, un convento cinquecentesco che sorge sulle acque che videro il passaggio del Principe degli Apostoli. I partecipanti a questo cammino ricevono la “conchiglia del pellegrino”, simbolo degli antichi pellegrini, e concludono l’esperienza con un aperitivo che celebra il legame millenario con la fede.
L’incontro vocazionale: guardando al futuro della fede
Un momento di profonda importanza per il Cammino Neocatecumenale sarà l’Incontro Vocazionale del 4 agosto 2025. Secondo una consolidata tradizione, il giorno successivo all’Eucarestia con il Santo Padre durante il Giubileo dei Giovani, i giovani e le coppie del Cammino saranno invitati da Kiko Argüello e dall’Equipe Internazionale per le chiamate vocazionali. Questo evento, pur avendo ancora il luogo da definire, rappresenta un momento cruciale di discernimento e impegno per il futuro della Chiesa.
Taranto si prepara dunque a essere non solo una città ospitante, ma un vero e proprio ponte tra fedi e culture, accogliendo con calore e profondo significato centinaia di giovani che, con entusiasmo e devozione, si apprestano a vivere un’esperienza indimenticabile di incontro con Cristo e con la comunità ecclesiale. La città è pronta ad aprirsi a questa nuova ondata di pellegrini, rafforzando la sua identità di luogo di fede e accoglienza.
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