Classifica Sole 24 Ore: Maiorano (FdI): “Taranto fanalino di coda grazie ai governi e alle amministrazioni di sinistra”

«Turco continua a vaneggiare attribuendo responsabilità al governo Meloni»

ROMA (EN24) L’ennesima classifica del Sole 24 Ore rivela una realtà desolante per la provincia di Taranto. Secondo l’analisi sulla “Qualità della vita: bambini, giovani e anziani”, la provincia si colloca al 106º posto su 107. Un dato allarmante, particolarmente per la fascia di età 18-35 anni, ma le condizioni non sono molto migliori per le altre fasce d’età. Giovanni Maiorano, deputato di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati nonché membro della Commissione Parlamentare Antimafia, non ha esitato a commentare duramente i risultati.

“Questo risultato è il frutto di almeno 15 anni di governi e amministrazioni a guida sinistra a tutti i livelli istituzionali: nazionale, regionale, provinciale e comunale”, afferma Maiorano. “Le politiche fallimentari degli ultimi anni emergono chiaramente da queste classifiche sulla qualità della vita, e il rapporto LAB24 non fa che certificare ciò con dati scientifici inoppugnabili”.

Maiorano sottolinea come la crisi abbia costretto molti giovani tarantini a emigrare per cercare migliori opportunità di studio e lavoro. I dati demografici sono impietosi: la popolazione del capoluogo è diminuita da circa 220.000 a 189.000 residenti. “È paradossale e assolutamente irricevibile l’accusa che oggi qualcuno muove al governo Meloni”, dichiara Maiorano, riferendosi alle critiche sollevate dal senatore Turco.

Secondo il senatore Turco, l’autonomia differenziata, sebbene ancora non attuata, potrebbe rappresentare un colpo fatale per il sud Italia. “Cosa accadrà lo verificheremo a suo tempo; oggi abbiamo però la prova provata del fallimento delle politiche messe in campo dalla sinistra”, conclude Maiorano, respingendo le accuse al governo attuale e invitando a guardare ai risultati delle amministrazioni precedenti.

L’analisi di Maiorano riflette una critica severa verso le passate amministrazioni e mette in evidenza le difficoltà che la provincia di Taranto continua ad affrontare. La discussione intorno alla qualità della vita e alle politiche necessarie per migliorare la situazione rimane aperta, con la speranza che futuri interventi possano finalmente invertire la tendenza negativa.